XXIV edizione
9/14 Dicembre 2014

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Smiley, la spia


John le Carré (1931, Poole, Dorset) è attualmente il romanziere inglese più prolifico, popolare e apprezzato dalla critica. Dopo il suo primo libro,
Chiamata per il morto, del 1961, ha pubblicato altri ventitrè romanzi e storie brevi, riscuotendo grande successo e numerosi premi in tutto il mondo, fra cui il Raymond Chandler Award al Noir in Festival 2001.

Fin dai suoi esordi, ha inaugurato un nuovo genere di spionaggio, con un protagonista che può essere definito l'antitesi di James Bond: un intellettuale introspettivo, fisicamente poco attraente, un anziano detective di nome George Smiley che, nel corso di otto romanzi, scritti fra il 1961 e il 1990, è apparso sia come personaggio principale che secondario, anche nel best-seller che ha consacrato le Carré a livello internazionale: La spia che venne dal freddo. Smiley è un idealista tormentato, un disperato romantico, un gentiluomo inglese vecchio stampo, saltuario docente universitario. È anche un brillante e spietato maestro dello spionaggio, i cui continui tradimenti da parte della moglie Anne, costituiscono il suo tallone d'Achille.

Nel creare Smiley e il complesso mondo politico e moralmente ambiguo dell'intelligence britannica (il cosiddetto "Circus"), le Carré ha cambiato per sempre la narrativa dello spionaggio, connotando le sue storie e i suoi personaggi con autentica durezza e reale desolazione. Ha inoltre introdotto una vasta nomenclatura per etichettare e descrivere le pratiche dello spionaggio, con una varietà di nuovi termini che sono entrati a far parte del lessico comune relativo a questo genere (i "lampionai", le "ombre", ecc). All'inizio della sua carriera, la diffusione della sua nuova visione della letteratura di spionaggio, è stata aiutata immensamente dal regolare adattamento cinematografico dei suoi libri, iniziato con il cupo film anglo-americano brillantemente diretto da Martin Ritt tratto da La spia che venne dal freddo, girato nel 1964 e distribuito nel 1965, un anniversario che il Noir in Festival celebra a cinquanta anni di distanza. Nonostante fosse relegato a poche apparizioni, questo personaggio con il tempo è diventato un elemento chiave nell'universo di le Carré, ed è stato inizialmente impersonato da Rupert Davies. Poi il volto di Smiley è stato quello di star come James Mason, Alec Guinness, Gary Oldman.



PROGRAMMAZIONE

12/12/2014 h 11:45Jardin de l'Ange
incontro con Adrian Wootton