John le Carré (1931, Poole, Dorset) è
attualmente il romanziere inglese più prolifico, popolare e apprezzato dalla
critica. Dopo il suo primo libro, Chiamata
per il morto, del 1961, ha pubblicato altri ventitrè romanzi e storie
brevi, riscuotendo grande successo e numerosi premi in tutto il mondo, fra cui
il Raymond Chandler Award al Noir in Festival 2001.
Fin dai suoi esordi, ha inaugurato un
nuovo genere di spionaggio, con un protagonista che può essere definito
l'antitesi di James Bond: un intellettuale introspettivo, fisicamente poco
attraente, un anziano detective di nome George Smiley che, nel corso di otto
romanzi, scritti fra il 1961 e il 1990, è apparso sia come personaggio
principale che secondario, anche nel best-seller che ha consacrato le Carré a
livello internazionale: La spia che venne
dal freddo. Smiley è un idealista tormentato, un disperato romantico, un
gentiluomo inglese vecchio stampo, saltuario docente universitario. È anche un
brillante e spietato maestro dello spionaggio, i cui continui tradimenti da
parte della moglie Anne, costituiscono il suo tallone d'Achille.
Nel creare Smiley e il complesso
mondo politico e moralmente ambiguo dell'intelligence britannica (il cosiddetto
"Circus"), le Carré ha cambiato per sempre la narrativa dello
spionaggio, connotando le sue storie e i suoi personaggi con autentica durezza
e reale desolazione. Ha inoltre introdotto una vasta nomenclatura per
etichettare e descrivere le pratiche dello spionaggio, con una varietà di nuovi
termini che sono entrati a far parte del lessico comune relativo a questo
genere (i "lampionai", le "ombre", ecc). All'inizio della
sua carriera, la diffusione della sua nuova visione della letteratura di
spionaggio, è stata aiutata immensamente dal regolare adattamento
cinematografico dei suoi libri, iniziato con il cupo film anglo-americano
brillantemente diretto da Martin Ritt tratto da La spia che venne dal freddo, girato nel 1964 e distribuito nel
1965, un anniversario che il Noir in Festival celebra a cinquanta anni di
distanza. Nonostante fosse relegato a poche apparizioni, questo personaggio con
il tempo è diventato un elemento chiave nell'universo di le Carré, ed è stato
inizialmente impersonato da Rupert Davies. Poi il volto di Smiley è stato
quello di star come James Mason, Alec Guinness, Gary Oldman.
PROGRAMMAZIONE
12/12/2014 h 11:45: Jardin de l'Ange incontro con Adrian Wootton
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