XXIII edizione
10/15 Dicembre 2013

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Nero e misterioso come il cafè de la sposa

Si presenta per la prima volta al Courmayeur Noir in Festival la Torrefazione Marchi, l’antica bottega-fucina del caffè, l’unica che ancora tosta artigianalmente il caffè tra le calli della città serenissima. Piccola "culla" della storia del cinema, in oltre ottanta anni di esperienza ha viziato e ammaliato un gran numero di star con l’aroma del suo caffè di qualità. Mastroianni, De Sica, Peter Sellers, Woody Allen, Stefano Accorsi, si susseguono senza sosta i nomi celebri del panorama cinematografico che nel tempo hanno voluto far visita allo storico locale. L’oro nero, entrato nel cinema, nelle sue scenografie, nelle sue interpretazioni fin dagli albori e così spesso ricorrente nei film del genere noir, da Il grande caldo a Il Mistero del falco, arrivò per la prima volta proprio nel porto di Venezia nel lontano 1650, prima ad allora, infatti, era appannaggio esclusivo del Medio-Oriente.
 
Ma perché il Cafè de la Sposa, prodotto di punta della Torrefazione Marchi, viene paragonato a un genere così misterioso come quello noir? Cos’è veramente il Cafè de la Sposa?
Ninetta, forse una bella nobildonna veneziana, sta per sposarsi: la mattina del matrimonio si sente svenire. "Niente paura" le dice la mamma "ieri sono andata da Camillo, il tostatore di Venezia, e mi ha dato una miscela di caffè fatta apposta per te". La ragazza assaggiando il caffè si sente rinata. La sposa ha preso la forza del caffè e il caffè ha preso la dolcezza della sposa. Ecco il motivo per cui si chiama Cafè de la Sposa. È rimasta tutt’ora segreta la composizione della miscela, ideata negli anni Cinquanta da Camillo Marchi.
La Torrefazione Marchi in occasione del Festival, dal 10 al 15 dicembre, darà l’esclusiva possibilità di degustare le proprie miscele tostate giornalmente e artigianalmente nel sestiere di Cannaregio.