Era un amico del noir, del festival, era uno scrittore e un’intellettuale. Luigi Bernardi si è spento stamattina a soli 60 anni e in queste ore in molti lo ricordano con affetto e tristezza per il contributo che ha sempre dato all’editoria e alla discussione intorno alle nuove forme letterarie. E’ stato romanziere, autore di racconti, di testi teatrali, editore, traduttore. Da grande e intelligente appassionato di fumetti ha fondato case editrici come Granata press - dove si incontrarono scrittori e fumettisti come Pino Cacucci e Otto Gabos, Carlo Lucarelli e Onofrio Catacchio e riviste di settore come "Orient Express" e "Lupo Alberto", fino a dirigere i "Quaderni del fumetto italiano"; da autore e studioso del genere ha diretto la collana noir di Einaudi- Stile Libero e, in anni più recenti, ha dato il via a Perdisa Pop, che pubblica narrativa, saggistica e opere di cultura popolare di autori cari agli appassionati del noir come Loriano Macchiavelli, Elisabetta Bucciarelli, Alfredo Colitto, Patrick Fogli, Piergiorgio Di Cara, Marilù Oliva, Nicoletta Vallorani.
Si deve a lui la scoperta di autori italiani e stranieri come Marcello Fois e Carlo Lucarelli, Paco Ignacio Taibo II, Leo Malet e Jean-Patrick Manchette.
Della sua vasta produzione ricordiamo le grapich novel Fantomax - Non temerai altro male e Carriera criminale di Clelia C (2011), la "Trilogia criminale" pubblicata tra il 2003 e il 2006 per Zona, i romanzi Senza Luce (Perdisa Pop 2008) e Niente da capire (Perdisa Pop 2011).
La sua scomparsa è un grande dispiacere per tutto il mondo dell’editoria e della cultura che ha spesso attinto alla sua fantasia e alle sue intuizioni.
Il suo ultimo romanzo, Crepe, pubblicato quest’anno da Il Maestrale, era in lizza per l’edizione 2013 del Premio Scerbanenco La Stampa che verrà assegnato a Courmayeur il prossimo 12 dicembre e che sara' un'occasione per ricordare l'amico Luigi Bernardi.