Italia 2013, 99', DCP, colore
regia
Augusto Zucchi
sceneggiatura
Augusto Zucchi
fotografia
Aldo Dimarcantonio
Fabio Delle Fratte
montaggio
Eliana Consoni
musica
Stefamo Conti
Luciano Francisci
scenografia
Stefano Bulgarelli
Erminia Palmieri
Fabio Vitale
costumi
Agostino Varchi
Susanna Ferrando
interpreti
Rocco Papaleo (Gianni, l’imitatore)
Augusto Zucchi (lo psicanalista Amati)
Antonia Liskova (Gloria, la cantante)
Giulia Greco (Giulia, la figlia)
Franco Castellano (Magistrato De Bartolomei)
Mattia Sbragia (l’uomo dei Servizi Segreti)
Augusto Fornari (il giornalista, collega di Giulia)
Riccardo Polizzi (Manfredi, funzionario televisivo)
produttore
Ghete Strano
produzione
BLACKOUT ENTERTAINMENT srl
Via Flaminia, 19 - 00196 Roma
tel +39 3280425450 fax +39 1782702233
E-MAIL : blackout.entert@gmail.com
coproduzione
Produzione Straordinaria
Nella Italietta dei misteri e degli inganni, la storia di un abilissimo quanto problematico imitatore che viene sfruttato dai Servizi Segreti per fare alcune telefonate con la voce di un Ministro morto d’infarto. A questa prima telefonata, perfettamente riuscita, se ne aggiungono altre sempre più compromettenti e pericolose, fino ad arrivare a un tragico quanto inevitabile finale.
«Ho cercato di raccontare una storia dove la vicenda legata all’azione, al thriller, al noir, lasciasse comunque spazio all’approfondimento psicologico, anzi psichico del personaggio. [...] L’imitazione delle voci attraverso l’uso del telefono, in un momento in cui sulle intercettazioni telefoniche si basa gran parte delle indagini e gran parte dell’interesse e della curiosità mediatica, mi pare di una certa attualità, così come mi pare di forte contemporaneità la tragedia esistenziale di un imitatore che diventando "gli altri", non riesce più a ritrovare "se stesso"». [Augusto Zucchi]
Augusto Zucchi si diploma come attore nel 1968 presso la scuola del Teatro Stabile di Genova con Luigi Squarzina e nel 1971 come regista all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D’Amico". Dirige e interpreta numerosi spettacoli tratti da testi classici e contemporanei collaborando con cooperative, compagnie e Teatri Stabili. È autore di numerosi testi teatrali. Insieme a Italo Moscati fonda una compagnia teatrale che si occupa per alcuni anni di teatro di impegno civile. Dal 1979 al 1981 è con Alessandro Fersen, condirettore dello Stabile di Bolzano. Nel 1982 vince il premio IDI per la regia dello spettacolo teatrale Terroristi. Parallelamente all'impegno teatrale, scrive per il cinema e la televisione, interpretando anche numerosi ruoli. Con Carlo Lizzani è coautore della sceneggiatura di Caro Gorbaciov.
2013 La voce