L’horror italiano è tornato maggiorenne
Una collaborazione
Istituto Luce Cinecittà e Courmayeur Noir in Festival
Interverranno al convegno:
Dario Argento (regista)
Lorenzo Bianchini (regista)
Luca Boni (regista)
Claudio Bronzo (produttore)
Manuela Cacciamani (produttrice)
Giovanni Costantino (distributore)
Domiziano Cristopharo (regista)
Manlio Gomarasca (giornalista e critico)
Raffaele Picchio (regista)
Riccardo Paoletti (regista)
John Real (regista)
Marco Ristori (regista)
Crisula Stafida (attrice)
Edo Tagliavini (regista)
Ivan Zuccon (regista)
Conduce: Federico Greco
Per il terzo anno consecutivo Istituto Luce Cinecittà promuove nel quadro del Festival di Courmayeur uno specifico appuntamento dedicato al rinnovamento del cinema italiano dal punto di vista dei generi e delle linee creative e produttive.
Scopo del progetto, denominato VEDO NERO, è porre l’accento sulla capacità di trasformazione e di originalità creativa di un cinema che non ha paura di usare schemi e modelli produttivi tra industria e artigianato per creare delle linee di novità, nel solco di una tradizione che spesso ha fornito al nostro sistema audiovisivo linfa potente tra letteratura e cinema.
Dopo il "manifesto di vedo nero" che due anni fa ha riunito scrittori, cineasti, sceneggiatori, giornalisti e storici intorno all’idea comune di lanciare da Courmayeur una vera "fabbrica delle storie" a disposizione di produttori originali e coraggiosi, quest’anno la sfida si fa più ambiziosa. Ci occuperemo infatti delle "nuove factories dell’horror", genere popolare trasversale, prodotto in Italia in condizioni di assoluta indipendenza in cui sempre più spesso contano oltre alla creatività degli autori - le strutture produttive, le tecniche artigianali di realizzazione, la creatività di gruppi di lavoro che si ispirano all’epoca d’oro del cinema italiano di genere (sulla linea di Freda, Bava, Fulci, Margheriti, Lenzi e ovviamente Dario Argento).
Dominus dell’incontro a Courmayeur sarà ovviamente Dario Argento, riconosciuto ancor oggi in tutto il mondo come irrinunciabile punto di riferimento dell’horror italiano (o come direbbero i francesi del "Giallò"), ma al suo fianco ci saranno molti dei nuovi protagonisti di questa inedita scena italiana.
Salvo eccezioni prestigiose, quasi tutti i protagonisti di questa singolare new wave sono trentenni, sfornano idee a getto continuo, si arrabattano con budget ridicoli, ma sanno trovare un pubblico e riservano sorprese anche al critico e agli addetti ai lavori. Istituto Luce Cinecittà accompagna volentieri a Courmayeur questa nuova generazione di cineasti, produttori, sceneggiatori e distributori per molti ancora tutta da scoprire.