XXIII edizione
10/15 Dicembre 2013

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Neve
Italia, 2013, 90', DCP, colore

regia
Stefano Incerti
sceneggiatura
Patrick Fogli
Stefano Incerti
fotografia 
Pasquale Mari
montaggio 
Dario Incerti
musica 
Francesco Galano
suono 
Emanuele Cecere
Francesco Sabez
scenografia 
Renato Lori
costumi 
Ortensia De Francesco
interpreti 
Roberto De Francesco (Donato)
Esther Elisha (Norah)
Massimiliano Gallo (Gaetano)
Antonella Attili (la parrucchiera)
Angela Pagano (la signora Santini)

produttore 
Dario Formisano
Stefano Incerti
produzione 
Eskimo
via Giovanni da Castel Bolognese 30, 00153 Roma, Italia
Tel. +39 06 5578442
info@eskimoweb.it

Un uomo in viaggio a bordo di una station wagon verde. Alla ricerca di qualcosa, forse la refurtiva di una rapina dimenticata. Una donna scaricata e poi inseguita da un piccolo gangster, cui forse ha sottratto qualcosa di grosso. Perché Donato decide di soccorrere Norah, e portarla con sé lungo un tratto del suo misterioso percorso? Perché Norah non si allontana da Donato e gli sta addosso fino alla fine, scoprendo per intero le ragioni della sua ricerca? L’incontro casuale di due vite con le spalle al muro. Sullo sfondo una provincia italiana che si stenta a riconoscere. Un paesaggio senza luoghi, perennemente imbiancato dalla neve.

«Ho pensato a un uomo che fosse in cerca di qualcosa, in possesso della chiave di un segreto. E a una donna diversissima da lui, ma anche lei alla ricerca di una speranza. All’incontro di due vite, entrambe "in bilico", minacciato da quella giostra di sentimenti, violenze, menzogne, sempre presente quando c’è di mezzo il denaro. Un noir insomma, sia pure dell’anima. Ma un noir in bianco. Perché non solo ambientato, ma letteralmente calato in un paesaggio perennemente innevato. Un paesaggio che non è sfondo ma terzo protagonista della storia. Dove poter sciogliere i nodi di un thriller senza assassini. Ma che, infilandosi tra le psicologie dei personaggi, potesse parlare alle coscienze di tutti noi». [Stefano Incerti]

Stefano Incerti, dopo un lungo apprendistato come aiuto regista, tra gli altri, di Mario Martone, Pappi Corsicato, Francesco Calogero, esordisce nel 1995 con Il verificatore, che si aggiudica il Premio Kodak per la Migliore Opera Prima nell’ambito della Mostra del Cinema di Venezia. Presentato e premiato in molti altri festival internazionali, l'anno seguente vince anche il David di Donatello, il Nastro d’Argento e la Grolla d’oro riservata alla Migliore Opera Prima. Di seguito, gira Il diavolo nella bottiglia (un episodio compreso nel film corale I vesuviani, 1997), Prima del tramonto (in concorso al Festival di Locarno, 1999), La vita come viene (2002) e il documentario Stessa rabbia, stessa primavera (2003) sul film di Marco Bellocchio, Buongiorno, notte. Nel 2007 presenta a Taormina, L'uomo di vetro, mentre nel 2009 dirige Complici del silenzio. L'anno seguente è la volta di Gorbaciòf, selezionato fuori concorso alla Mostra di Venezia e Special presentation nella Selezione ufficiale del Festival di Toronto.

2013 Neve
2010 Gorbaciòf
2009 Complici del silenzio
2007 L'uomo di vetro
2003 Stessa rabbia, stessa primavera (doc)
2002 La vita come viene
1999 Prima del tramonto
1997 Il Diavolo nella bottiglia (episodio de I vesuviani)
1996 Ritratti d’autore: Francesco Rosi (doc)
1996 L'uomo di carta (cm)
1995 Il verificatore


PHOTOGALLERY HIGH RES


PROGRAMMAZIONE

11/12/2013 h 21:30PalaNoir 1